Fate sentire la vostra partecipazione iscrivendovi alla Newsletter nel modulo qui a destra e in alto
Please subscribe to our free Newsletter.
Si sa. I tempi della giustizia sono lunghi.Soprattutto quando gli avvocati del Consorzio incaricati a insaputa dei consorziati (ed a loro insaputa profumatamente pagati) puntano a portare alle calende qualsiasi iniziativa che renda giustizia ai consorziati stessi. Tempi che a volte sembrano eterni.
Eppure qualcosa si muove presso la Corte di Appello a Sassari che si trova ora a sciogliere la riserva circa la inammissibilità invocata dagli avvocati di controparte che puntano a bloccare in ogni modo l’Appello.
Come è noto a molti (ma non a tutti), un gruppo di consorziati fortemente motivati e determinati hanno appellato la ormai nota Sentenza del Tribunale di Tempio (citata anche in occasione dell’assemblea dello scorso) che respinge le richieste di più consorziati di dichiarare estinto il Consorzio dopo la dichiarazione di uso pubblico delle aree del Consorzio che chiedevano di dichiarare nulla l’ultima proroga del Consorzio fino al 2050; l'invalidità delle ultime modifiche allo statuto che privano i consorziati di qualsivoglia possibilità di influire sulla gestione e controllarne l'operato (come l'azione giudiziaria per l'accesso agli atti ancora in corso dimostra platealmente). La sentenzia di Tempio nega anche la facoltà (non l'obbligo) del consorziato di recedere dal Consorzio, e l’inefficacia degli articoli 9, 17, 19, 21 e 28 dello Statuto.
Non appena la riserva sarà sciolta la Corte d’appello potrà fissare l’udienza di precisazione delle conclusioni “previa declaratoria di inammissibilità della impugnazione incidentale formulata dal Consorzio. Nel frattempo non ci resta che mostrare un’infinita pazienza è la più grande calma. Calma e determinazione che restano prerogativa dei più forti.
{loadnavigation}