PERSICO NON PRESIEDE.
Il presidente Persico non solo non è legittimato a presiedere il Consorzio Costa Smeralda ma è talmente abile che, oltre a prendere in giro circa 4 mila consorziati, evita accuratamente di assumersene le responsabilità, fatte salve le occasioni in cui deve autonominarsi presidente della Servizi Consortili o farsi pagare rimborsi e conti vari.
Basta riascoltare la registrazione dell'ultima assemblea annuale per averne la conferma. L'assemblea è stata aperta, dichiarata valida, diretta e gestita non da Persico ma dal segretario, Gerardo Longobardi, importato da Roma a spese del Consorzio e lautamente pagato anche come membro del consiglio di amministrazione della Servizi Consortili Costa Smeralda.
L’ideale per un’assemblea da blindare ad ogni costo per non essere svergognati.
In pratica sul palco, grazie alla costante quanto significativa e compresnibile assenza del consigliere Mentasti, era rappresentato il consiglio di amministrazione della Servizi Consortili.
Ebbene Persico ha presieduto? No. Ha semplicemente letto la solita e noiosa relazione scritta e detto poche parole di circostanza mentre avrebbe dovuto essere lui a presiedere l'assemblea.
Perché non ha fatto nemmeno questo? Lo scopriremo nei prossimi mesi.